L'anno 1257 in breve
L’anno 1257 dall’Incoronazione del Primo Re del Mare fu l’anno della fame e dei briganti, l’anno in cui i contadini abbandonarono le campagne per seguire tagliagole e fuorilegge, inasprendo ancora di più la già difficile situazione in cui versava il Regno sul finire del 1256. La terribile sciagura che si era abbattuta come un maglio sui sudditi di Sua Maestà
Cornelio dei Gastaldi aveva scalfito appena l’armatura dei nobili Signori e delle loro corti, lasciando invece prostrato il popolino. Nelle città i mendicanti affollavano le vie, e lungo le principali strade del regno gli attacchi di banditi, o poveracci resi ardimentosi dal bisogno, si facevano sempre più frequenti.
Fu l’anno in cui
Aristarco degli Alessandridi, Principe di
Meridia, per assecondare i propri capricci amorosi rischiò una guerra con la Corona, e la sventò ordinando un duello mortale tra campioni. Fu l’anno in cui i
Della Torre di
Corona del Re difesero i propri territori dalle bramosie dei
Cipridi di
Venalia; e in cui le fiere genti di
Altabrina riaffermarono i propri diritti di caccia a scapito di
Castelbruma, che perse 10
leghe a sud del
Fiume Cristallo. Fu l’anno in cui il
Cavaliere Nero, al secolo
Rongomiante Della Malva, venne sconfitto con colpo mortale da
Quinto Fabiano Massimo Della Torre, Veterano della Guardia di Corona del Re, e Castelbruma conquistò le terre selvagge dell’
Oltrespina, fondando la città di
Conquista. Fu infine l’anno in cui il Basilio X, Principe di Venalia, abdicò stroncato dalla malattia in favore di sua nipote
Desdemona Alcestidi, “la Vipera Bianca”, e lo stesso Aristarco, il “Leone del Deserto”, abbandonò misteriosamente la guida delle genti Meride in favore di suo fratello minore
Temistocle degli Alessandridi.